Prodrive ha una lunga storia negli sport motoristici: la prima partecipazione e vittoria a una gara internazionale risale al 1984, in occasione del Qatar International Rally. Da allora, la crescita di Prodrive è stata inarrestabile e caratterizzata dalla conquista di svariati titoli in diverse discipline motoristiche.
Nel 2021, l’azienda ha partecipato al Rally Dakar in collaborazione con il Regno del Bahrain, con la nuova squadra Bahrain Raid Xtreme (BRX). Il Rally Dakar si svolge nell’arco di due settimane, con tappe che coprono centinaia di miglia attraverso una serie di impegnativi terreni fuoristrada in Arabia Saudita.
Per prepararsi all’evento, il team BRX ha iniziato lo sviluppo dell’Hunter T1, il suo nuovo team a due auto guidato dal 9 volte campione del mondo di rally, Sébastien Loeb e dalla leggenda del Dakar Rally – con 25 partecipazioni – Nani Roma. Roma si è assicurato il 5° posto assoluto nella gara del 2021, la prima volta che una squadra ha raggiunto una posizione così alta al suo primo tentativo al Rally Dakar.
Con il lavoro appena iniziato alla fine del 2019, il team BRX si è improvvisamente scontrato con quella che sarebbe diventata una delle più grandi sfide del settore. “Ci mettiamo spesso in posizioni difficili, dal punto di vista temporale. Ma la crisi legata a Covid-19 ci ha davvero messo il bastone tra le ruote per un progetto che aveva già inizialmente una timeline molto stretta”, ha dichiarato Paul Doe, ingegnere capo di Prodrive. “Nel Regno Unito, c’è stato un blocco che ci ha effettivamente costretto a chiudere la fabbrica per un po’. Lo sviluppo che sarebbe dovuto durare circa un anno è stato compresso a nove mesi. Invece di condurre – come previsto – i test a luglio, abbiamo dovuto rimandare fino a ottobre 2020”.
Con il Rally Dakar previsto per le prime due settimane di gennaio 2021, questo ritardo ha messo una quantità immensa di pressione su tutta la squadra. Seppur contando su una squadra di 40 persone incaricate di progettare, ingegnerizzare, assistere e gestire i veicoli Hunter T1, il team di BRX è stato messo a dura prova da una tempistica così ridotta. Inoltre, anche se Prodrive offriva capacità interne di produzione, fabbricazione e lavorazione, il team era in competizione per le risorse con altri progetti.
Quando Doe ha deciso di aggiungere alla cassetta degli attrezzi del suo team la stampante 3D MakerBot METHOD X®, raccomandata da DSM, un fornitore globale di materiali in fibra di carbonio, le regole del gioco sono cambiate completamente. La stampante 3D METHOD X ha permesso al team di Doe di prototipare e stampare parti indispensabili in modo rapido e conveniente, oltre a sperimentare diverse applicazioni, dentro e fuori dal campo. Con le possibilità illimitate della produzione additiva, la prototipazione e la produzione di pezzi è diventata molto più snella ed efficiente in termini di costi.
L’innovazione è sempre stata un principio fondamentale in Prodrive. L’azienda utilizza una vasta gamma di tecnologie per assicurarsi di essere un passo più avanti rispetto alla concorrenza. L’aggiunta di METHOD X al suo repertorio di tecnologie all’avanguardia ha dato all’azienda un’ulteriore opportunità di risparmiare ancora più tempo durante il suo programma di produzione ridotto.
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19 marzo 2021