Fin dalla sua fondazione nel 1963, Automobili Lamborghini ha realizzato esemplari unici che hanno indicato la direzione tecnica e stilistica che l’azienda avrebbe intrapreso nel più prossimo futuro. Sono prototipi di stile, di tecnica o sperimentazione di nuovi concetti che servono per meglio sviluppare le Lamborghini che seguiranno. Negli anni ’60, questi esemplari unici erano, molto spesso, show cars destinate a calcare le passerelle dei saloni dell’automobile. Negli anni più recenti, hanno cambiato denominazione, diventando one-off o, con una categoria di automobili creata proprio da Lamborghini, few-off, in pratica una tiratura limitata di vetture, destinate ai clienti più affezionati, che anticipano, o esaltano, le soluzioni tecniche più avanzate, utilizzate sulle vetture di produzione degli anni successivi. La stessa formula verrà ripetuta tra pochi giorni, in occasione della Monterey Car Week in California, dove Automobili Lamborghini presenterà il prototipo della sua prima vettura 100% elettrica.
La prima auto unica di Automobili Lamborghini è la 350 GTV del 1963, da cui deriva la 350 GT, la prima vettura prodotta in serie. All’interno della gamma 350-400 GT, nasce poi la 350 GTZ, vetture realizzate nel 1965 in due esemplari su base 350 dalla Carrozzeria Zagato di Milano. La Carrozzeria Touring, sempre di Milano, invece costruisce, sempre nel 1965, due 350 GTS, cioè la versione aperta. Ancora nel 1965, nasce la 400 Monza, realizzata dalla carrozzeria Neri & Bonacini, che preparava i telai tubolari della 350-400 GT di serie. Nel 1966, l’ultima realizzazione della Carrozzeria Touring è la 400 GT Flying Star, un’innovativa “shooting brake” che, come concetto di praticità, ispirerà l’Espada.
Nel 1965, pensata per vestire la meccanica “tutto dietro” ipotizzata per quella che diventerà la Miura, vengono preparati due modelli di stile, uno, chiamato P400 Tigre realizzato dalla Touring ed uno, chiamato semplicemente P400 realizzato dalla neonata Italdesign di Giorgetto Giugiaro. La strada, però, non è quella giusta, visto che non esaltano abbastanza la rivoluzionaria soluzione tecnica del motore 12 cilindri in posizione traversale posteriore e non verranno mai costruite in scala 1:1. Sulla versione di Giugiaro, però, fanno la loro comparsa le porte con un’apertura anticonvenzionale, in avanti ed in alto, però in modo abbinato e congiunto al tetto. È il primo seme di un’idea che germoglierà con la Countach.
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08 agosto 2023