MOTO

Ducati chiude il 2020 con un bilancio per metà positivo

Consegnate nel 2020 48.042 moto, con un differenziale di vendite rispetto al 2019 limitato a -9,7%

Nonostante la complessa situazione globale e il fermo produttivo di sette settimane proprio nel picco di stagione, che ha pesantemente impattato i primi sei mesi, Ducati Motor Holding chiude il 2020 con un secondo semestre positivo.

Grazie ai risultati ottenuti da luglio a dicembre, Ducati riesce a consegnare nel 2020 un totale di 48.042 moto limitando a -9,7% il differenziale di vendite rispetto al 2019. Un risultato notevole se si considera l’impatto della pandemia e la conseguente chiusura forzata della fabbrica Ducati tra marzo e aprile.

Prosegue inoltre il trend di crescita che ha caratterizzato il marchio negli ultimi anni in Cina che, con 4.041 moto vendute (+26%), diventa il quarto mercato per l’azienda di Borgo Panigale. Un aumento nelle vendite rispetto al 2019 si registra anche in Germania, con 5.490 unità (+6,7%), e in Svizzera (+11,1%). Il primo mercato a livello mondiale si conferma l’Italia con 7.100 moto.

Nonostante la situazione globale, il 2020 è stato caratterizzato dalla conquista del Titolo Mondiale Costruttori MotoGP, dal proseguimento del processo di rafforzamento della rete vendita, dall’apertura della nuova filiale australiana e dall’avvio della produzione di esemplari unici in serie limitata quali la Superleggera V4 e il Diavel 1260 Lamborghini.

Lo Streetfighter V4 è risultato il modello più venduto con 5.730 unità mentre per quanto riguarda le famiglie quella Scrambler è la più distribuita con 9.265 moto. 

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