MISSIONI SPAZIALI

Airbus spedisce il terzo ESM a Cape Canaveral

Il Modulo di Servizio Europeo svolgerà un ruolo fondamentale nel supportare quattro astronauti durante la loro missione di tre settimane a bordo della navicella spaziale Orion

Il terzo Modulo di Servizio Europeo (ESM-3) di Orion sta lasciando le strutture di Airbus a Brema, in Germania, e si sta dirigendo verso il Kennedy Space Center della NASA in Florida, USA, dove verrà assemblato e testato insieme al Modulo dell'Equipaggio. Questa terza missione del programma Artemis della NASA segnerà il primo ritorno umano sulla superficie lunare dall'Apollo 17 nel 1972.

L'ESM-3, costruito da Airbus su contratto dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), svolgerà un ruolo fondamentale nel supportare quattro astronauti durante la loro missione di tre settimane a bordo della navicella spaziale Orion: dal momento in cui lasciano la Terra, durante il viaggio verso l'orbita lunare, l'attracco con il sistema di atterraggio lunare Starship HLS, fino al loro sicuro ritorno sulla Terra.

Ralf Zimmermann, responsabile di Space Exploration in Airbus, ha dichiarato: "La consegna del terzo ESM segna l'inizio delle consegne annuali di ESM, sottolineando l'importanza e l'affidabilità dell'Europa in questa partnership transatlantica". Airbus Defence and Space è sotto contratto fino all'ESM-6 e sta già acquistando elementi a lungo termine fino all'ESM-9.

Lo spazio è un ambiente estremamente ostile, con temperature che scendono fino a -200°C. Per mantenere gli astronauti al sicuro e confortevoli, Airbus ha sviluppato sistemi completi di controllo dell'energia termica per mantenere il modulo dell'equipaggio tra i 18 e i 24°C, irradiando il calore in eccesso fuori dalla navicella ma anche tenendo a bada il freddo.

Inoltre, l'ESM fornisce elementi essenziali agli astronauti durante il loro viaggio verso e dalla Luna. "La NASA ci ha chiesto di creare un'atmosfera standard simile a quella terrestre, il che significa che dobbiamo aggiungere azoto alla cabina. L'ESM trasporta 90 chilogrammi di ossigeno e 30 chilogrammi di azoto. Utilizziamo anche l'azoto per pompare acqua potabile dal serbatoio da 240 litri per gli astronauti", ha detto Zimmermann.

A differenza delle missioni Apollo, che utilizzavano celle a combustibile per generare elettricità, Orion utilizza esclusivamente pannelli solari. Le quattro ali generano 11,2 kW di potenza all'ora, sufficienti per alimentare due famiglie di quattro persone sulla Terra. Solo circa il 10% dell'energia è necessaria per l'ESM, mentre il restante 90% viene utilizzato per le batterie e l'equipaggiamento nel modulo dell'equipaggio. La missione Artemis I ha evidenziato che i pannelli solari sono stati in grado di produrre un po' più di energia del previsto, il che sarà utile man mano che il programma Artemis si evolve.

Leggi il comunicato (in inglese)

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