AEROSPACE

Gli aerei ultraleggeri in fibra che fanno volare la startup

Il miracolo Blackshape: ha preso forma nel distretto tecnologico di Bari grazie a due compagni di scuola che hanno puntato sul mercato dell'aeronautica

Un sogno che ha preso forma nel distretto tecnologico di Bari grazie a due compagni di scuola che hanno puntato sul mercato dell'aeronautica. Si tratta di Angelo Petrosillo e Giuliano Belviso, ingegnere, fondatori di Blackshape, una startup che si sta affermando grazie all'intuizione di produrre aerei ultraleggeri in fibra di carbonio anche per l'aviazione generale.

La specificità di questo gioiello made in sud è la fibra di carbonio con certificazione dell'EASA, ovvero dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea. Il carbonio, dicono i fondatori, offre vantaggi strutturali tecnici che riducono i costi operativi. Grazie alla fibra il peso diminuisce e quindi si consuma di meno. Di fatto, quindi, l'adozione di una tecnologia innovativa nei materiali abbatte i costi.

Oggi BlackShape ha 70 aeroplani in giro per il mondo ed è best-seller nella categoria biposto in tandem. Al suo servizio lavorano cento ingegneri specializzati con base a Monopoli, in provincia di Bari. E presto arriverà il nuovo stabilimento da 14mila metri quadrati vicino all'aeroporto di Bari, tre volte più grande di quello attuale.

La flessibilità si respira anche nella produzione. «Abbiamo decuplicato ricavi e fatturati in cinque anni - dichiarano in un'intervista al Sole 24 Ore i fondatori - e raggiunto il break-even in poco tempo, con un piano di ammortamento chiuso in quattro anni. Anche perché un aeroplano, che solitamente si produce in diversi anni, lo riusciamo a fare in due».

Leggi l'articolo de Il Sole 24 Ore 

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